L'esedra scomparsa in piazza Sordello

Con il funzionario Maria Lucia Masciopinto andiamo alla scoperta della vicenda urbana dell'esedra scomparsa di piazza Sordello, che costituiva un elemento urbano monumentale in relazione al "Prato di Castello", l'attuale piazza Castello.

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La porzione di piazza Sordello tra il fianco della cattedrale di San Pietro e Palazzo Ducale non è sempre stata come appare oggi. È il 1579, il duca Guglielmo aveva commissionato a Pompeo Pedemonte, direttore delle fabbriche di corte, la costruzione di un giardino sopraelevato a cui si accedesse dal piano nobile della sua abitazione. Nell’estate dello stesso anno il cantiere è già avviato ma, tra ripensamenti e avvicendamenti alla direzione delle fabbriche, si conclude solo due anni più tardi. Per poter ospitare i lati porticati del giardino pensile si era resa necessaria la realizzazione di una struttura di supporto: il porticato ad alti arconi su pilastri che ancora oggi guarda verso il fianco della cattedrale di san Pietro. 

Bernardino Facciotto, subentrato al Pedemonte e al Brugnoli, progetta il prolungamento del portico e la sua specchiatura, fino a creare un’esedra che abbraccia la piazza e crea un ingresso monumentale al Prato di Castello (oggi piazza Castello) attraverso l'arcone decorato che si percorre ancora oggi per raggiungere il Castello di San Giorgio. La scenografica piazza era conclusa in tempo per la nozze di Vincenzo, figlio del duca Guglielmo, nella primavera del 1581. Del progetto del Facciotto restano due testimonianze su carta, oggi conservate all’Archivio di Stato di Torino. La struttura appare anche nella Urbis Mantuae Descriptio, la pianta scenografica disegnata da Gabriele Bertazzolo nel 1626.

La struttura che collegava Palazzo Ducale alla Cattedrale rimane in piedi fino al 1901, anno in cui ne viene eseguita la demolizione per favorire il traffico dei carri.

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Fonti:

I progetti di Bernardino Facciotto sono liberamente consultabili nella versione online dell’Archivio di Stato di Torino: ASTo, Sezione Corte, Carte topografiche e disegni - Carte e disegni - Serie V, Mantova 13 https://archiviodistatotorino.beniculturali.it/dbadd/visua.php?uad=155418

Paolo Carpeggiani, Bernardino Facciotto. Progetti cinquecenteschi per Mantova e il Palazzo Ducale. Guerini Studio Editore, Milano 1994.

Ercolano Marani, La costruzione del Giardino Pensile nel Palazzo Ducale di Mantova in "Atti e Memorie dell'Accademia Virgiliana", XXXVIII, 1970, p. 181-201.

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